La chiesa S. Maria di Loreto del convento dei Cappuccini
di Luigi Nicoli


Originariamente era una cappella votiva intitolata alla Madonna di Loreto fatta erigere da Cristoforo Gizzi nel 1520. La chiesa fu ampliata nel 1571 e fu costruita seguendo l’impianto tipicamente cappuccino: tre cappelle laterali, altari lignei con cancellate e iconostasi di separazione dal coro. chiesa del convento Leonessa
Il portale, rettangolare, è in pietra rossa locale e sull’architrave – sorretto da due mensole di pietra decorate con foglie d’acanto - è incisa la data MDLXXI, interrotta al centro con il trigramma di San Bernardino IHS. Il manufatto è protetto da un portichetto esterno.

Nel 1711 furono realizzate le tre cappelle laterali. L’anno seguente il frate Marangone Ambrogio da Milano eseguì i lavori e gli ornati in legno, tra cui il coro e i mobili della sacrestia. Nel 1921 l’aquilano Giulio Ciceroni realizzò alcuni stucchi dell’altare, in scagliola (1940). Negli anni ’80 altri lavori di restauro e ammodernamento comportarono il rifacimento del pavimento, la rimozione dell’iconostasi, e delle cancellate di legno.

Deposizione del Cristo XVII secolo Diverse sono le opere degne di menzione custodite al suo interno. Nella prima cappella, partendo dal fondo, sono custodite due tele: nella prima, collocata sulla parete di sinistra, è raffigurato San Felice da Cantalice, in estasi - opera attribuita ad un ignoto pittore Cappuccino del XVIII secolo; nel secondo dipinto è rappresentata l’estasi del Santo Cappuccino Bernardo da Corleone. Nella seconda cappella è collocata la statua lignea della Madonna di Loreto - titolare della chiesa - opera degli artigiani di Ortisei (1955), dono della ditta Bosi. Nella terza cappella - cappella del Santissimo - si possono ammirare un raffinato Tabernacolo ligneo, a forma di tempietto dorato policromo (XVII secolo), e un affresco del XVIII secolo, raffigurante il miracolo del bambino cieco, operato dal Santo dopo la sua morte.

Graffiti Ugolino da Belluno L’abside è decorata con gli affreschi-graffiti realizzati da Padre Ugolino da Belluno nel 1997, aventi per soggetto alcuni episodi salienti della vita di San Giuseppe, compresi i miracoli riconosciuti per la sua beatificazione.

Nello stesso ambiente si trovano anche un coro in legno, con al centro un bel leggio ligneo per salterio corale. Sulla parete di destra sono collocate tre tele del XVIII secolo dipinte da alcuni anonimi pittori Cappuccini: una Madonna in Gloria, con San Felice da Cantalice,finestra facciata,Madonna di Loreto di Alessia Catallo
che amorevolmente tiene il Bambino tra le sue braccia, e un altro santo Cappuccino, commissionata nel 1722 “A devozione” di Don Serafino Polacchi, come si legge in un’iscrizione posta in basso; una notevole Deposizione di Cristo, dai personaggi tipicamente popolari, firmata dal Cappuccino Francesco Brixiensis; una Madonna con San Francesco, Sant’Antonio da Padova e San Felice. Nel 2007 le vecchie finestre sono state sostituite da vetrate artistiche legate a piombo, realizzate dall’artista Alessia Catallo dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

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