Editoriale n. 281 -marzo - aprile 2012  
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Leonessa e il suo Santo
marzo - aprile 2012


Celebrato il quarto centenario della morte di S. Giuseppe da Leonessa

di Anavio Pendenza


Il 4 febbraio è stato celebrato il quarto centenario della morte di S. Giuseppe da Leonessa. In occasione di questo grande evento nell'estate 2011 si era costituito un comitato promotore, composto da sacerdoti e laici. Il programma per la celebrazione è stato ben definito nei minimi particolari attraverso una serie di eventi di alto contenuto religioso.

La festa è stata preparata da una solenne novena. Sono state invitate per celebrare la novena alcune parrocchie vicine a Leonessa, raggiunte dalla predicazione del Santo leonessano: Monteleone di Spoleto, Otricoli, Norcia, Cascia, Montereale, Posta, Borbona e Amatrice. Il centenario è stato celebrato anche a Rieti, il 4 febbraio, a Roma il 19 febbraio e a Civitavecchia il 4 marzo.

La nevicata del 3 e 4 febbraio ha condizionato l'affluenza non solo dei fedeli delle suddette parrocchie ma anche di numerosi frati del centro Italia che avevano aderito all'evento. La novena ha visto ogni sera il Santuario gremito dai devoti del Santo. Dopo la tradizionale lettura della novena si sono letti alcuni brani dei manoscritti del Santo sull'Eucarestia, ben preparati da P. Orante D'Agostino. È stato scelto questo argomento perché quest'anno la diocesi di Rieti celebra l'anno dell'Eucarestia.

Attraverso la Parola del Santo si è potuto riflettere su come l'invito più pressante che il Signore rivolge al suo popolo, dopo quello di ascoltare, è quello di ricordare: «Ricorda le meraviglie che ho fatto per te, ricordati delle mie promesse, ricordati del mio amore e della mia misericordia per te». Pregare davanti all'Eucarestia è spesso un lungo ricordo di Gesù Cristo, della cena, della sua morte e risurrezione, delle sue parole e delle sue opere, di tutto ciò che ancora oggi salva il fedele. Il cristiano è invitato, spiritualmente, a prendere parte ogni giorno alla Cena, sia che avvenga nella celebrazione dell'Eucarestia sia nella preghiera vicino al Signore presente nell'Eucarestia. Partecipare alla Cena comporta condividere le conseguenze che sono state di Gesù: donare la propria vita, il proprio tempo, la compassione, l'amicizia; donare il proprio cuore e le proprie ricchezze perché altri vivano di più.

Il giorno della festa il P. Provinciale de L'Aquila P. Carmine Ranieri ha presieduto la concelebrazione delle ore 11. A mezzogiorno dal Palazzo comunale i fedeli hanno ricevuto la benedizione del Santo da parte del ministro provinciale di Alessandria P. Antonio Tomasoni che con otto frati aveva sfidato le condizioni climatiche avverse per celebrare con i frati di Leonessa e devoti del Santo l'evento giubilare. Alle ore 15, 30 nella chiesa Madonna di Loreto del convento dei Cappuccini è stato celebrato il transito del Santo presieduto P. Tonino Tomasoni.

Il centenario della morte del nostro Santo ha ispirato anche diversi artisti, tre dei quali sono della nostra terra: Goffredo Rauco, Antonio Zelli e Massimo Bigioni, mentre Henrique Resende è di Itaocara, Brasile. Goffredo Rauco ha donato nel 2000 al Santuario il nuovo pulpito scolpito in legno ove descrive la vita e la novena del Santo. Antonio Zelli ha scolpito quadri, leggii, statue, altari in legno. Massimo Bigioni nell'utimo giorno della novena ha donato al Santuario una tela, raffigurante "L'angelo libera il Santo dal supplizio del gancio". Herique Resende è un pitttore e scultore affermato da tempo, tra le sue opere spiccano disegni per la pubblicità di aziende famose, illustrazioni per film nazionali, monumento a Gonçalves Dercy, scultura di 10 tonnellate e 4 metri sita nella città di Santa Maria Madalena (2004). Ha anche illustrato la vita di S. Giuseppe da Leonessa a Itaocara della quale è patrono. Il 30 gennaio scorso è venuto in Italia per partecipare alla festa del nostro Santo e ha donato 30 opere realizzate con la tecnica dell'acquarello su cartone ed esposte nella chiesa di S. Francesco di Leonessa.

L'8 febbraio abbiamo ricevuto una bella notizia: il nostro vescovo di Rieti, Mons. Delio Lucarelli ha chiesto e ottenuto dal Sommo Pontefice Benedetto VI la proroga dell'indulgenza plenaria fino al 9 settembre di quest'anno, giorno della festa civile del Santo. È utile ricordare che con l'indulgenza il cristiano ottiene la remissione totale della pena temporale dovuta ai peccati che sono stati già rimessi con il Sacramento della Penitenza (pena eterna).



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