Editoriale n. 300 - maggio - giugno 2015  
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Leonessa e il suo Santo
maggio - giugno 2015


L'anima della rivista

di Anavio Pendenza


"Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima... l'anima di chi l'ha scritto e di coloro che l'hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza".
Carlos Ruiz Zafón (1964, Barcellona)

Ho scelto queste parole dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón in occasione della stampa del trecentesimo numero della rivista "Leonessa e il suo Santo", parole che ci svelano la lunga vita della rivista. Abbiamo già celebrato il grande evento nel 2014 del cinquantesimo anno del «nostro» bimestrale e lo abbiamo fatto senza toni trionfalistici, bensì soffermandoci sul grande amore dei fondatori, direttori e sulle concrete difficoltà che tutta la stampa oggi deve affrontare. Con questo editoriale vorrei principalmente scoprire la chiave di volta del successo della rivista.

Credo che tutti coloro che hanno preso la penna per scrivere qualcosa sulle pagine della rivista, sia cronache brevi sia articoli più impegnativi, come quelli sulla storia, tradizioni, vita leonessana, vita del nostro Santo, ecc. lo hanno fatto con inchiostro indelebile perché nei loro scritti c'è la loro anima, il loro cuore, il passato, il presente e il futuro di Leonessa. La conferma di ciò ce la offrono numerosi lettori che custodiscono in modo geloso tutti i numeri della rivista e ogni tanto la sfogliano e la leggono di nuovo perché "ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza".

Dopo una vita così lunga "Leonessa e il suo santo" ha ancora qualcosa da dire ai nostri vecchi e nuovi lettori. In questa crisi, non solo economica, può dare un valido aiuto. Sono i nostri lettori che poi ci danno entusiasmo e forza per andare avanti, infatti sono così vicini a noi, così attenti a quello che scriviamo che ci sembra di sentirli accanto e ci pare di averli conosciuti sempre. Per questo una singolare gioia ci prende quando prendiamo la penna o digitiamo sulla tastiera di un computer lettere che diventano dono, specialmente quando le parole si incarnano in azioni concrete per il bene della comunità.

Cari lettori, rinnovo un sincero grazie perché siete voi i principali attori, siete voi la garanzia della vita della rivista, siete voi che potete far conoscere questa voce leonessana. Non dimenticatevi del sacrificio e dell'amore che hanno impiegato sia il direttore che redattori e collaboratori per far giungere nelle vostre case la rivista. E non aspettiamo da voi la lode che lusinghi la nostra umana vanità, ma stimoli per far crescere la rivista e che portino a lavorare sempre meglio per il bene comune; vi chiediamo inoltre di correggerci se e quando dovessimo mancare alle vostre aspettative. Vi assicuriamo inoltre di rimanere fedeli agli scopi dei fondatori che sono:

• far conoscere sempre più e sempre meglio il nostro santo;
• far conoscere Leonessa e il suo territorio conservando, curando, tutelando e valorizzando i suoi luoghi ricchi di natura, di storia, di spiritualità e tradizione;
• promuovere un sano turismo, rispettoso dell'ambiente ma che sappia valorizzare i prodotti agroalimentari tipici;
• tener uniti i leonessani di nascita e di adozione promovendo la reciproca conoscenza e una fraterna convivenza.

Per tutto quello che di buono la rivista ha fatto dal lontano 1964 ad oggi siano rese grazie anzitutto a Dio perché ogni bene proviene da lui, che solo è buono!