Editoriale n. 301 - luglio - agosto 2015  
>> scarica l'editoriale pubblicato in formato pdf scarica l'editoriale in formato pdf


Leonessa e il suo Santo
luglio - agosto 2015


Ritorno alla vita

di Anavio Pendenza


Nella nostra rivista, fin dal primo numero, vi è sempre stato un tema ricorrente: lo sviluppo di Leonessa basato sul turismo e tra gli elementi essenziali che favoriscono il turismo locale vi è il fattore naturale.

Leonessa può vantare una buona situazione geografica, è situata, infatti, vicino al Monte Terminillo ed è a 974 metri di altitudine, ha una superficie di circa 50 kmq, ha condizioni climatiche e paesaggi simili ad un angolo incontaminato delle Dolomiti. Un altro elemento è il fattore culturale: Leonessa con le numerose frazioni è ricca di storia, di tradizioni, di prodotti artigianali locali e di luoghi da visitare.

Nella nostra rivista vi sono poi articoli ove gli autori raccomandano ai leonessani di curare, conservare, tutelare e valorizzare sia i luoghi naturali, che quelli dell'arte. I leonessani hanno fatto tanto per salvare il ricco e pregevole materiale artistico. Sono state, infatti, restaurate numerose opere d'arte, si è intervenuti per riparare numerose tele di grande valore, numerosi oggetti di interesse storico-artistico, e sono stati eseguiti lavori di restauro di strutture murarie. Sul piano del paesaggio purtroppo non c'è stata la stessa accortezza perché sono state costruite case, villette, palazzi che hanno non solo tolto la terra ai contadini ma hanno deturpato il paesaggio.

Quando si costruiva si pensava di dare un avvenire all'economia e al turismo leonessano, ma è stato solo un abbaglio e un insuccesso. Il lavoro nell'edilizia ha dato solo un'economia fittizia. Oggi i muratori con gli operai non hanno più lavoro e le case costruite rimangono aperte solo nel mese di agosto e un gran numero di esse sono in vendita. Si aggiunga a questa triste situazione lo spopolamento di cui si parlava già nel primo numero della rivista.

dall'emigrazione verso Roma e all'estero. Oggi lo spopolamento è ancora più evidente perché le persone che cinquant'anni fa' rimasero a Leonessa sono giunte all'autunno della loro vita e molte di esse sono ritornate alla casa del Padre. Ora i pochi leonessani rimasti dovrebbero prendere coscienza del cammino fatto dai loro padri e guardare la loro terra come una delle strade più efficaci per incentivare il turismo e l'occupazione. Ad esempio, la vacanza in agriturismo, che mette il turista a stretto contatto con la natura e soprattutto con la campagna, è uno dei punti forza del turismo agricolo. Abbiano poi presente che l'agricoltura è una forma di contrasto all'abbandono e allo spopolamento delle aree rurali. Con la crisi dell'economia infatti molti giovani italiani hanno cambiato letteralmente vita: da laureati e professionisti sono ritornati a coltivare la terra. Certo non si può coltivare tutto a Leonessa come nelle zone di collina e di pianura! Leonessa È possibile tuttavia la coltivazione dei cereali, l'allevamento delle mucche e delle pecore. La coltivazione, facilitata dai metodi moderni, deve essere realizzata con policolture tradizionali, con l'agricoltura naturale-biologica che offre raccolti naturali ad alto rendimento e non con metodi di monoculture industriali che tendono a sfruttare al massimo il suolo con l'ausilio della chimica che porta inevitabilmente la natura a depauperarsi. Questo argomento meriterebbe approfondimento ma i lettori sono al corrente dei rischi che provengono dai pesticidi, dalla trasformazione agro-alimentare e dal commercio speculativo: i tumori aumentano in maniera impressionante, così come la spesa per la malattia.

Questo mio argomento diviene più convincente ed esauriente con la lettera enciclica Laudato si'... di papa Francesco. Con questa enciclica il papa tratta questioni importanti del nostro tempo: acqua, biodiversità, qualità della vita, degrado, iniquità planetaria, debolezza delle relazioni. «L'attuale sistema mondiale - scrive papa Francesco - è insostenibile da diversi punti di vista, perché abbiamo smesso di pensare ai fini dell'agire umano...". "Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data...". Riporto ora un brano tratto dal commento dell'enciclica da parte di Vincenzo Testa: «La terra è di Dio e dobbiamo fare un uso responsabile essendo chiamati a riconoscere che gli altri esseri viventi hanno un valore proprio di fronte a Dio. Occorre ripartire da questa saggezza per cercare di entrare nel mistero dell'universo. Tutto deve vivere in armonia per essere in comunione con l'universo. Abbiamo smarrito la strada e tutti siamo consapevoli che occorre riconoscere valore e dignità a tutti, privilegiando chi oggi è svantaggiato. La tecnologia però, ci mette di fronte ad un rischio enorme. Siamo, infatti, di fronte ad un bivio. Non possiamo, infatti, considerare tutto come "progresso". C'è, per esempio da valutare il fattore lavoro. Questo va difeso e diffuso perché ciascuno lo possa avere e ne possa vivere. Ci sono fattori che implicano una integrazione tra ecologia ambientale, economia sociale, culturale e vita quotidiana. Credo che in questo quadro vadano recuperati comportamenti e stili di vita semplici, più umani, più lenti e appassionati verso il creato. Per essere pratici ridare vita agli orti urbani e rurali, recuperare quella sana e bella cultura contadina che gioisce per un frutto raccolto nel proprio giardino e per quei fagioli, pomodori, melanzane e fiori di zucca che con poca attenzione ridanno sapore alle nostre mense. Ridare forza a questa realtà è la strada quotidiana, ordinaria e "popolare" nel senso giusto della parola che può, per davvero, educarci ad annunciare e trasfigurare nel reale il bello e il buono che il creatore ha instillato nei nostri cuori...» ("Avvenire" - Lazio Sette - Redazione pagine diocesane, 12/07/15).

Leonessa, con la "Sagra della Petata", sta recuperando "la sana e bella cultura contadina", ma non deve mai dimenticare l'obiettivo più importante del territorio rurale che è l'ambiente, la biodiversità e la naturale capacità di assorbimento dei rifiuti della terra.


























Scarica adobe PDF reader
CSS Valido!
Sito ufficiale della rivista Leonessa e il suo Santo, Edizioni Leonessa e il Suo Santo - Leonessa (Rieti)
Padri Cappuccini Leonessa - Viale F.Crispi, 31 - 02016 Leonessa (Rieti) - e-mail: suosanto@libero.it
copyright 2020 - "Leonessa e il Suo Santo"
Salvo esplicite eccezioni, gli articoli sono liberamente riproducibili citando la fonte "www.leonessaeilsuosanto.it"