Editoriale n. 305 - marzo - aprile 2016  
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Leonessa e il suo Santo
marzo - aprile 2016


Segni di vitalità nel popolo leonessano

di Anavio Pendenza


La stagione invernale leonessana è stata senza neve quindi non si sono visti gli amanti dello sci aggirarsi per le nostre strade e entrare nei nostri bar e ristoranti. Solo in qualche giorno di marzo si è vista un pò di neve, ma: "La neve marzolina dura dalla sera alla mattina".

Con il passaggio dall'inverno alla primavera si riaccende nell'animo del leonessano un po' di fiducia nella vita di ogni giorno, può infatti rivedere il sabato e la domenica i parenti, gli amici e qualche villeggiante che vengono per ritemprare le forze dopo il lavoro settimanale.

Cari lettori, anche se nel nostro paese, come in tutti i paesi di montagna, si vede meno gente, i vecchi se ne ritornano per il grande viaggio e i giovani sono pochi perché partiti per le metropoli vicine e lontane a cercar lavoro, non dobbiamo farci prendere dallo sconforto perché la nostra Leonessa ha la grande fortuna di essere diversa dagli altri paesi: diversa perché ha luoghi di incomparabili bellezze naturali, ha bellezze artistiche che riempiono le nostre numerose chiese, ha una grande abbondanza di eventi culturali e tradizioni, ha una varietà di prodotti appetibili e unici, ha una buona cucina. Tutte cose che rendono Leonessa un paese affascinante.

Affascinato anch'io da questa realtà, ho dato alle stampe un libro di fotografie, che trasmetta sia al leonessano che al turista questo messaggio: Leonessa ha ancora una natura incontaminata, può diventare protagonista dello sviluppo turistico del proprio territorio, può essere un rifugio per coloro che sono stanchi della città. Quest'album fotografico rivela l'amore che ho per Leonessa maturato in circa quarantacinque anni di permanenza stabile nella cittadina. Già dieci anni fa' mi feci prendere dalla stesso amore stampando la guida "Leonessa, la città di San Giuseppe" e allestendo una mostra fotografica ancora presente nel chiostro del nostro convento. In questo album fotografico è racchiuso inoltre il mio bisogno di raccontare essenzialmente le bellezze paesaggistiche di Leonessa per le persone che non hanno la fortuna di camminare o fare escursioni. Nell'album sono inserite alcune pagine di testo che sono un inno alla bellezza del creato e un invito a riflettere sul messaggio dell'Enciclica del Papa Francesco «Laudato si'» sulla cura della casa comune, che come una madre bella accoglie tutti tra le sue braccia. Leonessa

Tutti siamo concordi nell'affermare che il lavoro è fondamentale per vivere qui a Leonessa, ma non tutti sanno che sono necessari anche altri valori smarriti, quali la casa, la famiglia, la pace, la salute. I leonessani possono conseguire con meno difficoltà di coloro che sono in città questi beni, ma ciascuno deve fare la sua parte. Regna ancora fra la nostra gente questa mentalità: è compito del sindaco, degli amministratori, delle associazioni provvedere alle necessità del paese. Certo sono chiamate prima di tutti le istituzioni a provvedere al bene comune, ma una comunità costruisce il suo sviluppo e il suo avvenire con l'apporto di tutti.

Tutti sono chiamati a dare il proprio contributo per il conseguimento del bene comune. Leonessa può essere maggiormente conosciuta sia tramite i suoi figli naturali che con quelli acquisiti. E ognuno dovrebbe dire a se stesso e agli altri: oggi ho fatto la mia parte! Ho lavorato sia per il bene personale che per il bene degli altri!

Quanti già offrono la loro opera in forma silenziosa e genuina per promuovere il turismo di qualità! Quanti già valorizzano le risorse locali, lo sviluppo della cultura e dell'accoglienza! Quanti tra coloro che si trovano nell'ambito dei servizi offrono già cordialità e accoglienza perché sono convinti che Leonessa ha il grande priveligio di essere cittadina turistica. Anche i componenti del Comitato "Tutti SiAmo Leonessa", che hanno raccolto le firme per chiedere di indire un referendum di annessione all'Umbria, manifestano l'entusiasmo in questo particolare momento storico. Il mio augurio che tali segnali di vitalità possano rafforzarsi ed espandersi a macchia d'olio fino a raggiungere tutti coloro che sono ancorati a stili di vita propri di un popolo montanaro.


 


























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