Editoriale n. 310 - gennaio - febbraio 2017  
>> scarica l'editoriale pubblicato in formato pdf scarica l'editoriale in formato pdf


Leonessa e il suo Santo
gennaio - febbraio 2017


Volontà di ripresa dei Leonessani

di Anavio Pendenza


Dopo i terremoti di Amatrice del 24 agosto 2016 (magnitudo 6.0), quello di Norcia del 30 ottobre 2016 (magnitudo 6.5) e quello di Montereale, Capitignano, Pizzoli e Campotosto del 18 gennaio 2017 (magnitudo 5,5), la «bella» Leonessa ha tremato ma è rimasta bene in piedi... Ora deve superare la paura prendendo come esempio i suoi figli che subirono la medesima prova con il terremoto di Norcia del 19 settembre del 1979. Allora i danni alle strutture furono più gravi di quelli subiti con i terremoti recenti e i Leonessani dimostrarono una forte volontà di ripresa mettendosi subito a lavoro per rinforzare le loro case con i mezzi che suggerivano i tecnici di quegli anni.

Con le feste natalizie i Leonessani hanno già manifestato un po' di entusiasmo mantenendo le tradizioni degli anni passati e manifestando positiva solidarietà. Hanno dimostrato lo stesso entusiasmo riaprendo gli impianti di sci a Campostella dal 21 gennaio 2017. Con i terremoti l'economia di Leonessa si è fortemente indebolita perché questa faceva riferimento ai ritorni dei leonessani oriundi nel fine settimana e alle ferie estive. Faceva da rinforzo a questa precaria economia la Sagra della Patata e il Palio del Velluto. Dal 24 agosto dell'anno scorso, data del primo terremoto, gli oriundi non sono più ritornati a Leonessa e i negozianti, gli artigiani e i piccoli imprenditori stanno resistendo per non chiudere le loro attività e con loro anche gli albergatori hanno messo in dubbio il proseguimento del loro lavoro.

L'isolamento che Leonessa sta sperimentando in questo periodo non è riconducibile alla sola paura del terremoto bensì alla inagibilità di alcune abitazioni e di molte chiese sia di Leonessa che delle frazioni.

Questa dura realtà non si può nascondere, basti pensare che la stampa e gli altri mezzi di comunicazione ne hanno parlato per lungo tempo. Anzi coloro che hanno subito più di noi i danni causati dai terremoti si battono per avere un po' di attenzione. Alcuni Comuni hanno paura di essere annoverati fuori del cratere e di essere dimenticati.

I Sindaci dei Comuni del centro Italia desiderano essere dinanzi ad una telecamera o ad un microfono della TV pubblica o privata e in contatto con i politici, con i presidenti delle Regioni e con i responsabili della Protezione Civile, con il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani e con altre autorità competenti in materia di terremoti. Un Comune deve quindi essere preoccupato quando i media non parlano più dei danni causati dal terremoto.

Tutti poi dovranno sentire il dovere di trasmettere la memoria dei terremoti specialmente alle nuove generazioni, perché abbiano una giusta valutazione dei rischi e una un'efficace cultura di prevenzione. Quando viene meno la memoria di eventi distruttivi si perde anche la percezione del rischio.

Se le nostre case, le nostre chiese e gli edifici pubblici saranno più sicuri i residenti non abbandoneranno il loro paese, coloro che hanno le seconde case e i turisti verranno con grande gioia per ammirare e godere le bellezze naturali e artistiche della nostra «bella» Leonessa.

Leonessa
Impianti di sci a Campostella - gennaio 2017
Scarica adobe PDF reader
CSS Valido!
Sito ufficiale della rivista Leonessa e il suo Santo, Edizioni Leonessa e il Suo Santo - Leonessa (Rieti)
Padri Cappuccini Leonessa - Viale F.Crispi, 31 - 02016 Leonessa (Rieti) - e-mail: suosanto@libero.it
copyright 2020 - "Leonessa e il Suo Santo"
Salvo esplicite eccezioni, gli articoli sono liberamente riproducibili citando la fonte "www.leonessaeilsuosanto.it"