Leonessa e il suo Santo
marzo - aprile 2015
Segni di vitalità nel popolo leonessano
di Anavio Pendenza
La stagione invernale leonessana è stata senza neve quindi non si sono visti gli amanti dello sci
aggirarsi per le nostre strade e entrare nei nostri bar e ristoranti. Solo in qualche giorno di
marzo si è vista un pò di neve, ma: "La neve marzolina dura dalla sera alla mattina".
Con il passaggio dall'inverno alla primavera si riaccende nell'animo del leonessano un po' di fiducia
nella vita di ogni giorno, può infatti rivedere il sabato e la domenica i parenti, gli amici e qualche villeggiante
che vengono per ritemprare le forze dopo il lavoro settimanale.
Cari lettori, anche se nel nostro paese, come in tutti i paesi di montagna, si vede meno gente, i
vecchi se ne ritornano per il grande viaggio e i giovani
sono pochi perché partiti per le metropoli vicine e
lontane a cercar lavoro, non dobbiamo farci prendere
dallo sconforto perché la nostra Leonessa ha la grande
fortuna di essere diversa dagli altri paesi: diversa perché
ha luoghi di incomparabili bellezze naturali, ha
bellezze artistiche che riempiono le nostre numerose
chiese, ha una grande abbondanza di eventi culturali
e tradizioni, ha una varietà di prodotti appetibili e
unici, ha una buona cucina. Tutte cose che rendono
Leonessa un paese affascinante.