1964 - 2014: Cinquantesimo della rivista Leonessa e il suo Santo  il logo del cinquantesimo


50° anniversario della rivista "Leonessa e il Suo Santo"



di Anavio Pendenza

La rivista "Leonessa e il suo Santo" è stata per cinquant'anni il luogo privilegiato della storia, della cultura, della vita leonessana e soprattutto della conoscenza di san Giuseppe, il santo molto amato dai leonessani: dal primo numero infatti fino a quello di oggi sono presenti notizie storiche, tradizioni, cronache di vita leonessana e preziosi articoli e testimonianze della vita del Santo.

In occasione delle celebrazioni del 25° della Rivista, il fondatore e primo direttore, Padre Andrea D'Ascanio, così scriveva nell'editoriale intitolato «Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito»: "Quando 25 anni fa, iniziai la pubblicazione, mi ero proposto di fondere in un'unica realtà il grande amore che i leonessani hanno per la terra, con la profonda devozione che nutrono verso san Giuseppe: Leonessa e il suo Santo appunto «terra e cielo» di ogni nato dell'altopiano. A distanza di anni credo di poter asserire che lo scopo è stato raggiunto e ringrazio san Giuseppe rimandando a lui ogni merito. L'idea della rivista e della sua impostazione nacque proprio durante la preghiera che ogni giorno andavo a fare nel Santuario, e credo di non esagerare se parlo di miracolo: stamparne 3.000 copie in prima tiratura, in un territorio di circa 4.000 abitanti compresi i neonati, è abnorme... Penso proprio che abbia fatto tutto lui, il glorioso concittadino che a tutti i concittadini - di fatto o in spirito - voleva far giungere il suo ricordo, la sua voce e il suo sorriso. A lui grazie; a lui il posto d'onore; a lui il compito di ringraziare coloro che si sono prodigati perché «il bambino crescesse»; a lui la preghiera di «fortificarlo sempre più nello spirito».

padre Mauro Coppari In questa occasione del 50° anniversario della rivista è doveroso ricordare soprattutto l'opera di P. Mauro Coppari. Per lui la rivista era stimolo e sostegno per la realizzazione di ogni piccola e grande iniziativa che riguardasse Leonessa e mezzo per riunire migliaia di leonessani sparsi in tutto il mondo. P. Mauro si muoveva sempre recando con sé il Crocifisso del Santo e le virtù cristiane dell'umiltà, della fiducia nella divina Provvidenza e della devozione autentica verso san Giuseppe. Faccio questa preziosa testimonianza perché ho vissuto con P. Mauro 30 anni, dal 1970 al 2000, anno della sua morte. Rendo grazie a Dio per aver assimilato in parte le sue virtù e la sua passione costante per la rivista.

Il compimento dei 50 anni della rivista propone anche un momento di importante riflessione sul futuro del periodico. Già da qualche anno con l'avvento di Internet si hanno nuove forme di comunicazione, tra le quali prosperano riviste on line, siti e pagine culturali, "luoghi" dove ormai si apprendono facilmente le conoscenze. Internet ha sancito, per ora, non la fine ma un ridimensionamento vistoso di tutte le testate giornalistiche. L'interrogativo a questo punto è ovvio: la nostra rivista può continuare a vivere, può essere sostituita da prodotti digitali?

P. Mauro a Collecollato, 1992.


Sarà forse una lenta agonia per tutti giornali e riviste...? Lascio agli studiosi di informatica risposte fondate ed esaustive. Desidero, in questa celebrazione del 50°, toccare più da vicino le problematiche inerenti la nostra rivista. Negli anni '90 il periodico raggiunse il massimo della tiratura con 6.500 copie. Nel 2011, in seguito all'aumento delle tariffe di spedizione postale ho dovuto cancellare con rammarico circa 2.500 indirizzi di quei lettori dai quali da 10 anni non avevo nessun riscontro. Attualmente lo ricevono circa in 4.000. I lettori della nostra rivista, come è ovvio immaginare, sono essenzialmente persone anziane e in questi ultimi anni i nuovi abbonati non riescono a sostituire i lettori che ci lasciano.

panorama Santuario 12 agosto 2014. P. Anavio Pendenza mentre tiene la relazione sul convegno: "Leonessa e il suo Santo - Una storia lunga 50 anni". Tale relazione viene pubblicata come editoriale di questo numero.

Un altro serio problema è il disservizio postale ben riconducibile alla razionalizzazione delle Poste Italiane. Da ogni spedizione ritornano indietro circa 50 numeri con la sigla "sconosciuto" o "indirizzo insufficiente". Dopo un paziente riscontro constato che gli indirizzi dei lettori sono precisi! Ultimamente un abbonato esasperato dopo reiterate telefonate per il mancato recapito ha scritto così alla nostra redazione: "... non sono riuscito mai a leggere il vostro periodico per cui chiedo di capire la mia disdetta...". Ci consola e ci da' tanta forza per continuare a stampare la rivista il fatto che numerosi lettori l'aspettano con somma attesa e appena l'hanno tra le mani la leggono dalla prima riga all'ultima. Anzi alcuni la custodiscono ben rilegata e di tanto in tanto la sfogliano con tanta passione, preferendo la lettura di questa ai programmi televisivi o ad altri svaghi. Altri lettori poi manifestano l'attaccamento alla rivista e ai frati con generose offerte. A tutti loro va la stima e la riconoscenza da parte dei frati Cappuccini del convento di Leonessa, ricordando che ogni prima domenica del mese celebriamo una santa Messa per i nostri benefattori vivi e defunti.

Rivolgo un importante appello ai nostri lettori e devoti di san Giuseppe: se avete veramente a cuore la rivista come portavoce di Leonessa e del suo Santo aiutateci a trovare nuovi abbonati: la grande stima e il grande amore che avete per il periodico vi spingerà a farne dono agli altri, ai vostri amici, ai turisti che si fermano nella nostra bella Leonessa.

panorama Leonessa - Santuario: il 12 agosto alle ore 17.00 prima del convegno è stata celebrata la Santa Messa presieduta da Mons. Giuseppe Chiaretti, in suffragio dei collaboratori e benefattori vivi e defunti della Rivista. Foto: Stefano Rauco

Concludo con un sentito ringraziamento a tutti i collaboratori e redattori della rivista che con il direttore formano una squadra ben compatta. Ringrazio i relatori per le loro stimolanti riflessioni. Ringrazio p. Orazio che ha organizzato questo convegno con esperienza e competenza. Ringrazio Giovanni D'Angelo per la video proiezione, la Confraternità di san Giuseppe e Suffragio e tutti voi che avete partecipato con entusiasmo a questo convegno.

E tutti ci affidiamo, come fece P. Andrea nel momento di dare alle stampe il primo numero, alla protezione del nostro Santo: con lui la nostra rivista potrà continuare a vivere con maggiore qualità e energia per la gloria di Dio.

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